COME E' NATO IL CORSO DI CLINICA LEGALE

Il corso opzionale di Clinica legale è stato attivato nel corso dell’anno
accademico 2009/2010.
Si tratta della prima Clinica legale istituita in Italia. L’iniziativa è stata
promossa da un gruppo di professori e di ricercatori, animati dal desiderio
di sperimentare nuove metodologie didattiche e nuovi percorsi formativi.
Si tratta di un corso multidisciplinare, che coinvolge gli insegnamenti di:
Diritto civile, Diritto di famiglia, Diritto del lavoro, Diritto antidiscriminatorio,
Diritto internazionale, Diritto privato comparato, Diritto penale,
Diritto processuale civile, Diritto amministrativo, Criminologia.
Nella fase di progettazione del corso, ci si è avvalsi della collaborazione di Cliniche
legali di alcune delle migliori Law School statunitensi, come la Yale Law
School, la New York University Law School, la CUNY Law School e la
University of Connecticut Law School.
La Clinica ha ottenuto il sostegno dell’Ordine degli avvocati di Brescia, che
partecipa con alcuni dei suoi componenti al Coordinamento scientifico del
corso. Inoltre, diversi avvocati del foro di Brescia e di Milano collaborano
all’attività didattica della Clinica in qualità di professori a contratto.

STRUTTURA DEL CORSO

Scelta dei casi e loro trattazione

Il corso di Clinica legale è caratterizzato da un approccio multidisciplinare
che coinvolge diversi rami del diritto. I docenti scelgono il caso da
trattare sulla base di criteri che tengono conto del suo valore didattico,
della sua esemplarità, della sua rilevanza sociale. I casi possono essere segnalati
anche dalle associazioni non profit con le quali la Clinica collabora.
Lo studente si impegna a rispettare tutte le norme deontologiche applicabili al caso, sottoscrivendo un’apposita dichiarazione

Attività di supervisione congiunta professori-avvocati

Gli studenti lavorano in piccoli gruppi (2-3 persone). Ciascun gruppo
tratta generalmente un singolo caso e opera sotto la supervisione di un
professore e di un avvocato. A seconda della complessità del caso, potrà
essere richiesto l’aiuto anche di tutor .

Rappresentanza e assistenza in giudizio del cliente

Per quanto riguarda l’attività di assistenza legale svolta dagli studenti,
essi non possono formalmente rappresentare in giudizio il cliente. Ciò comporta
che tutti i ricorsi, le citazioni, le memorie, gli atti di appello e gli
altri atti processuali devono essere approvati e firmati dall’avvocato incaricato
della difesa.
Sebbene gli studenti non assumano un ruolo formale, essi possono però,
sotto la supervisione dell’avvocato, intervistare il cliente, contribuire in
modo significativo alla redazione degli atti rilevanti del processo e, con il
permesso del giudice, assistere e prendere la parola in udienza.