LA RAZIONALITÀ DELLA DECISIONE GIUDIZIALE ALLA PROVA DELL’ESPERIENZA GIURIDICA: LIBERO CONVINCIMENTO DEL GIUDICE E SISTEMA PROBATORIO IN ITALIA DALL’UNITÀ ALLA REPUBBLICA


SCOPO DEL CORSO:
Oggi più che nel passato, anche recente, la corretta costruzione logica delle decisioni giudiziali appare subire forme di compressione derivanti da esigenze di speditezza e di economicità dei procedimenti, che orientano verso soluzioni nelle quali la componente sommaria appare acquisire un valore del tutto prevalente.
Lo snodo problematico rappresentato dal rapporto fra libero convincimento del giudice e sistema probatorio costituisce però una questione di fondo che travalica le contingenze proprie dell’odierna crisi della giustizia ed accompagna in modo costante lo sviluppo storico dell’ordine giuridico contemporaneo fin dalla sua nascita nella stagione delle Rivoluzioni.
La teoria della conoscenza giudiziale dei fatti e della loro corretta rappresentazione processuale si radica, in effetti, da un lato nel basilare orientamento, proprio dello stato di diritto, di superamento del sistema delle prove legali che aveva caratterizzato le età precedenti quella contemporanea, e dall’altro nella capacità del giudice di impiegare in modo appropriato logica ed epistemologia al fine di una solida argomentazione giuridica.
L’“arte del ben congetturare” si è posta (ed ancora si offre ai giuristi) come un baluardo importante contro l’errore giudiziario e l’arbitrium iudicis, caratterizzando tutte le fasi del processo, tanto di quello penale quanto di quello civile.
Essa costituisce perciò una componente essenziale del bagaglio professionale del giurista che abbia la pretesa di contribuire alla edificazione di un diritto il più possibile prossimo alla giustizia.
Intime convinction e law of evidence nel sistema di common law e libero convincimento e sistema probatorio in quello di civil law rappresentano perciò un punto privilegiato di osservazione del rapporto fra diritto e giustizia nello sviluppo storico del diritto contemporaneo.
Il corso intende offrire un occasione di conoscenza ed approfondimento della materia del libero convincimento del giudice nella sua dimensione storica e comparatistica, sviluppando il tema con particolare riferimento all’esperienza giuridica italiana dall’Unità alla Repubblica, collocata, tuttavia, nel contesto dei coevi orientamenti assunti nel sistema di common law ed in quello di civil law.

PURPOSE OF THE COURSE:
At our days more than in the past, also the recent past, the correct logical reconstruction of the legal decisions seems to be subject to the pressure arising out of the exigencies of quickness and cheapness of the proceedings, that direct to solutions where the summary component appears to acquire a prominent value.
The problematic junction, represented by the relationship between the free persuasion of the judge and the evidence system represents nevertheless a basic issue that goes beyond the contingences of today’s crisis of the justice system and goes permanently together with the historic development of our days’ legal system since its birth during the time of the Revolutions.
The theory of the legal knowledge of the facts and their correct representation in a trial settles, on one side, in the basic orientation of the Law State, consisting in crossing the rules of evidence system that characterized the previous ages, and, on the other side, in the ability of the judge to employ properly logic and epistemology for a solid legal argument.
The “art of well presupposing” has been posed (and still offers itself to the jurists) as a bastion against the judicial error and the arbitrium iudicis, characterizing all the stages of the trial, both the criminal as well as the civil one.
It represents therefore an essential element of the professional baggage of the jurist who aims to give a contribution for an edification of the Law closest to justice.
Intime convinction and law of evidence in the common law system and free persuasion and the system of proofs in the civil law one represent therefore a privileged point of view for the observation of the relation between law and justice in the historic development of contemporary law.
The course means to offer an occasion of knowledge and deepening in the subject of the free persuasion of the judge in its historic and comparative dimension, developing the theme with particular reference to the Italian legal experience from the Unification to the Republic, located, however, in the context of contemporaneous orientations taken by the common law system and the civil law one.



PROGRAMMA DEL CORSO:

Il corso svilupperà i temi indicati, ossia:
- Sistema del libero convincimento vs sistema delle prove legali;
- Intime convinction e libero convincimento nella fase ottocentesca della formazione dei sistemi giuridici contemporanei;
- Legislazione, dottrina, giurisprudenza italiane postunitarie alle prese con il sistema del libero convincimento;
- Logica e sviluppo dell’argomentazione giuridica nella dottrina giuridica italiana dell’Ottocento;
- Il principio del libero convincimento nell’Italia del primo cinquantennio del Novecento;
- Razionalità e logica come fattori o come antagonisti del principio libero convincimento;
- Principio del libero convincimento e caratteri della magistratura italiana dall’Unità alla nascita della Repubblica.


TESTI:
Il carattere progredito del corso e la sua collocazione negli ultimi anni del corso di laurea rendono preferibile la frequenza.
Per gli studenti frequentanti l'esame verterà sugli appunti delle lezioni e sui risultati di specifiche ricerche monografiche individuali ad essi affidate.
Gli studenti non frequentanti potranno condurre la loro preparazione sopra il seguente testo, che mira a fornire i parametri generali per la conoscibilità degli specifici temi affrontati nel corso (la cui lettura agli studenti frequentanti è perciò suggerita):
AA.VV. Il diritto come forza La forza del diritto. Le fonti in azione nel diritto europeo tra medioevo ed età contemporanea, Torino, Giappichelli, 2012.